PIOMBINO, Promontorio di (A. T., 24-25-26 bis)
Si dice, dalla città omonima, l'aggetto peninsulare che si protende dalla costa della Maremma toscana a sud del 43° parallelo. Il promontorio, culminante col Monte Massoncello alto 286 m. e costituito di rocce terziarie e preterziarie, può considerarsi un'isola saldata al continente, dapprima da un cordone di panchina che lo legava a S. Vincenzo, e successivamente dalle alluvioni della Cornia che sbocca ora a levante del promontorio stesso. Questo sporge per circa tre km. dall'allineamento costiero, limitato a nord dal piccolo golfo di Baratti dominato dall'altura sulla quale sorge il casale e castello turrito di Populonia, erede del nome dell'antica città, e a sud dall'ampia falcatura del Golfo di Follonica. Il promontorio è largamente ricoperto dalla macchia mediterranea. Si chiama Canale di Piombino il braccio di mare che separa il promontorio dall'adiacente isola d'Elba. Il canale, che nel suo punto più angusto tra la Punta Falcone e il Capo Castello (Elba) misura km. 9,5 di larghezza, ha una profondità inferiore a 50 m.; è sede di forti correnti le quali, specialmente nell'estate quando predominano i venti di ponente e di maestro, assumono velocità considerevole (sino a 4-5 km. all'ora). Venti forti di libeccio dominano nel canale in primavera, mentre in inverno dominano il grecale e lo scirocco con mare grosso e pioggia. Chiudono l'imbocco del canale a sud le due isolette coniche, rocciose e disabitate di Palmaiola e di Cèrboli di 6 e 7 ha. rispettivamente, su ciascuna delle quali sorge un faro.