PROPOSIZIONE (o frase; fr. proposition, phrase; sp. proposición; ted. Satz; ingl. proposition)
Realizzazione linguistica di un giudizio, che contiene almeno un predicato (v.), di solito riferito a un soggetto, e non necessariamente accompagnato da altre determinazioni o complementi: piove, il cane corre, il cane corre verso casa sono proposizioni a uno stesso titolo. La proposizione può contenere un rapporto di qualità: il predicato è allora rappresentato dal verbo sostantivo accompagnato dalla indicazione della qualità, e si dice predicato nominale: il ragazzo è triste. La frase intiera assume un carattere speciale e vien detta frase nominale in confronto agli esempî riportati più sopra di frasi verbali.
Una proposizione isolata rappresenta un nucleo organico e non ha bisogno di definizioni ulteriori. L'associazione di più proposizioni in un'unità più ampia, detta periodo (v.), rende possibili delle differenze. Due proposizioni possono seguirsi su piede di parità perfetta e sono due proposizioni coordinate: il cane è carnivoro e il cavallo è erbivoro. Una differenza nello spazio o nel tempo può essere indicata senza che la natura delle proposizioni si muti, con una determinazione del solo verbo (cioè con un avverbio) o con una determinazione dell'intera frase (cioè con una congiunzione): adesso lavora, poi si riposerà; lavora, perciò lo stimo. Le proposizioni sono ancora coordinate: ma questa associazione di due proposizioni coordinate detta anche costruzione paratattica è una costruzione soltanto facoltativa, che può essere sostituita da una costruzione diversa o ipotattica: dopo che avrà lavorato si riposerà; siccome lavora, lo stimo. In questo secondo caso, la prima delle due proposizioni non solo non è coordinata alla seconda, ma subordinata, incapace di vita autonoma. In base a questo criterio si chiamano principali le proposizioni capaci di vita propria, dipendenti o secondarie quelle incapaci di vita propria, appoggiate a una proposizione principale.
Le proposizioni dipendenti, anziché da congiunzioni che appesantiscono il periodo, possono essere rappresentate sia in lingue antiche come il sanscrito, sia in una lingua moderna come l'italiano da forme verbali che indicano con mezzi morfologici la differenza dell'azione del verbo rispetto all'azione del verbo principale: avendo lavorato si riposò; lavorando si guadagna la mia stima (v. gerundio). Queste costruzioni che non sono proposizioni in senso sintattico, possono esser chiamate proposizioni virtuali.