DESIDERATIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni desiderative (dette anche ottative) sono proposizioni indipendenti che indicano un desiderio, un augurio.
Di solito sono costruite con il congiuntivo, spesso introdotto da elementi come oh, ah, almeno, che, magari, se
Ti sia leggera la terra
Che tu faccia un buon viaggio!
Magari esistesse la macchina del tempo!
Ma possono essere costruite anche con il condizionale, spesso introdotto da come oppure quanto
Come sarebbe bello rivedersi!
Sarebbe splendido amare veramente (Baustelle, Andarsene così)
oppure con l’infinito
Oh, essere anche noi la luna di qualcuno! (V. Lamarque, Poesie).
Quando la proposizione desiderativa si riferisce a desideri irrealizzabili, si costruisce con il congiuntivo imperfetto, con il condizionale passato o con l’infinito composto
Fossi Einstein!
Mi sarebbe piaciuto vivere nel Settecento
Averlo saputo prima!
Quando è introdotta da magari o da se, va costruita sempre con il congiuntivo imperfetto
Magari fosse lei! (non Magari sia lei!)
Se l’Udinese vincesse il campionato! (non Se l’Udinese vinca il campionato)
Quando il verbo è alla 1a persona singolare con soggetto espresso (io), deve essere sempre presente l’elemento introduttore (che o se)
Che io sia maledetto! (non Io sia maledetto! mentre Che tu sia maledetto! / Tu sia maledetto!).