TEMPORALI, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni temporali sono proposizioni ➔subordinate che indicano il momento in cui si svolge quanto è detto nella proposizione reggente.
Le proposizioni temporali possono esprimere anteriorità, contemporaneità o posteriorità rispetto alla reggente e si costruiscono in maniera diversa a seconda che siano esplicite o implicite.
• Le proposizioni temporali esplicite:
– se esprimono anteriorità sono introdotte da prima che e hanno il verbo al congiuntivo
Prima che tu parta, ricordati di passare a salutare la nonna
L’importante è che il lavoro sia concluso prima che arrivi Natale
– se esprimono contemporaneità sono introdotte da mentre, quando, allorché, nel momento che, al tempo in cui, finché. Hanno il verbo all’indicativo e, in alcuni casi, al congiuntivo
Mentre eravamo in vacanza, i ladri hanno svaligiato la casa
Quando andavo all’asilo, mi veniva sempre a prendere mio padre
Aspetta finché non sia arrivata
– se esprimono posteriorità sono introdotte da dopo che e hanno il verbo all’indicativo e, in alcuni casi, al congiuntivo
Potrai alzarti da tavola solo dopo che avrai finito di mangiare
La libertà condizionale può essere concessa anche ai condannati all’ergastolo dopo che abbiano trascorso in carcere almeno 26 anni (www.studiocataldi.it)
• Le proposizioni temporali implicite si costruiscono in modi diversi a seconda del significato che esprimono:
– se esprimono anteriorità si costruiscono con prima di e il verbo all’infinito
Prima di pretendere qualcosa prova a pensare a quello che dai tu (I. Grandi, Prima di partire per un lungo viaggio)
«Negozi aperti, prima di dire no vediamo come va» («Corriere della Sera»)
– se esprimono contemporaneità si costruiscono con il gerundio presente, o con al, col, nel, sul e l’infinito
Nel salutare i parenti, a volte confondo i loro nomi
È la stessa spiacevole sensazione che ci investe al risuonare mozartiano o beethoveniano dei molti cellulari che ci circondano («Avvenire»)
– se esprimono posteriorità si costruiscono con dopo e l’infinito passato, o con il participio passato, spesso preceduto da una volta
I primi giorni dopo aver smesso di fumare rappresentano il periodo più difficile, durante il quale si verifica il maggior numero di ricadute (www.stop.tabac.ch)
Una volta arrivati sul luogo, capiremo meglio di cosa si tratta
In alcuni casi, il participio passato può essere seguito dalla congiunzione che e da una voce dei verbi avere e essere, dando vita a un costrutto molto diffuso nel toscano letterario
Finito che ebbe di dire il Cardinale, io risposi che quelle erono offerte da quel Re che gli era (B. Cellini, La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze).
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