propulsore
propulsóre [Der. del fr. propulseur, dal lat. propulsor -oris "chi spinge", dal part. pass. propulsus di propellere "spingere innanzi"] [MCC] Nome generico di organo o dispositivo che ha lo scopo di imprimere al corpo che lo porta la forza (forza propulsiva) che ne determina e ne mantiene il movimento; generalm. s'intende l'insieme dell'organo direttamente p. (ruota, elica, ecc.) e del motore che l'aziona (motopropulsore per motori alternativi, turbopropulsore per motori a turbina). ◆ [MCC] P. ad azione sul mezzo, o a reazione del mezzo: la forza propulsiva deriva dalla reazione che il mezzo nel quale il veicolo si muove (strada, rotaia, ecc., aria o acqua) sviluppa all'azione su esso esercitata da appositi organi del p. (l'azione delle ruote motrici di un veicolo stradale o su rotaia sul fondo stradale o sul binario e la reazione che su esse si sviluppa per attrito; l'azione che esercita un'elica aerea o navale e la reazione che si sviluppa nel-l'aria o nell'acqua; ecc.); in questo contesto il signif. del termine reazione non va confuso con quello che esso ha nella propulsione o reazione. ◆ [MCC] [EMG] P. a plasma, o elettrodinamico o magnetoidrodinamico: lo stesso che p. ionico (v. oltre). ◆ [MCC] P. a reazione, o reattori o p. a getto: consistono in un dispositivo nel quale si fa avvenire la combustione di adatte sostanze (propellenti), i cui prodotti gassosi di combustione fuoriescono a grande velocità da appositi ugelli; per la conservazione della quantità di moto del sistema di cui il p. fa parte, si ha una spinta propulsiva, nel verso opposto alla velocità dei gas espulsi, pari alla quantità di moto dei gas espulsi nell'unità di tempo o, equival., pari alla massa dei gas bruciati nel-l'unità di tempo per la velocità del getto; si dividono nelle due grandi categorie degli esoreattori, nei quali come comburente è usato l'ossigeno dell'aria ambiente (quali sono i turbogetti di aeroplani), e degli endoreattori, destinati a operare nell'alta atmosfera e al di fuori dell'atmosfera, cioè pratic. in assenza di aria, e nei quali il propellente è una miscela di un combustibile e di un adatto comburente; per analogia, relativ. all'indipendenza dall'ambiente esterno, si classificano tra gli endoreattori anche i reattori nei quali la spinta non venga ottenuta per combustione, come, per es., i p. ionici. ◆ [MCC] P. chimico: nome generico dei p. a reazione che sfruttano una reazione di combustione chimica, siano essi esoreattori ed endoreattori, per distinguerli dai p. ionici e nucleari. ◆ [MCC] [EMG] P. elettrodinamico: lo stesso che p. ionico (v. oltre). ◆ [MCC] [EMG] P. elettrostatico: lo stesso che p. ionico (v. oltre). ◆ [MCC] P. elettrotermico: particolare tipo di endoreattore (v. sopra: P. a reazione), nel quale il getto ad alta temperatura è ottenuto mantenendo un arco elettrico in seno a un gas. ◆ [MCC] [OTT] P. fotonico: tipo particolare di p. a reazione, costituito semplic. da una superficie che possa scambiare quantità di moto con fotoni, assorbendoli o riflettendoli; un p. del genere (vela solare) potrebbe essere, per es., un grande e sottile telo di materiale plastico dotato di buon potere assorbente o riflettente per la radiazione elettromagnetica solare; la spinta propulsiva sarebbe comunque piuttosto piccola, per cui tali p. sono preconizzati soltanto per lunghi viaggi interplanetari, dopo che p. convenzionali avessero immesso il veicolo spaziale sulla traiettoria voluta. ◆ [MCC] [EMG] P. ionico: endoreattore (v. sopra: P. a reazione) in cui il getto è costituito da ioni accelerati da un campo elettrico: v. propulsione ionica. ◆ [MCC] [EMG] P. magnetoidrodinamico: lo stesso che p. ionico (v. sopra). ◆ [MCC] [FNC] P. nucleare: endoreattore (v. sopra: P. a reazione), peraltro ancora non uscito dalla fase di progetto, in cui il getto è costituito da gas portato ad alta temperatura dall'energia termica sviluppata da un reattore nucleare.