prossimitade
. Vale " vicinanza ", in senso spirituale e affettivo; quindi " affinità: non solamente di lei [la donna-Filosofia] era così disideroso, ma di tutte quelle persone che alcuna prossimitade avessero a lei, o per familiaritade o per parentela alcuna (Cv III I 2).
In un altro passo del Convivio D. vuoi illustrare lo stretto vincolo che lega l'uomo a lo volgare proprio; quindi, dato per certo - sull'autorità di Cicerone e di Aristotele - che naturalmente la prossimitade e la bontade sono cagioni d'amore generative (I XII 3), ne deduce che la prossimitade è seme d'amistà, onde manifesto è ch'ella è de le cagioni stata de l'amore ch'io porto a la mia loquela, che è a me prossima più che l'altre (§ 6, in un contesto in cui ‛ prossimo ' [v.] ricorre molte volte). Cfr. anche XIII 1.