HDL (sigla dall'ingl. High Density Lipoprotein), proteina
HDL (sigla dall’ingl. High Density Lipoprotein),
proteina Classe di lipoproteine coinvolte nel trasporto, attraverso la circolazione sanguigna, del colesterolo dai tessuti periferici al fegato e ai tessuti steroidogenici, nei quali avviene la sintesi di ormoni steroidei. Tra le lipoproteine del plasma le HDL sono quelle più piccole e a più alta densità, seguite da LDL (Low Density Lipoprotein), IDL (Intermediate Density Lipoprotein), VLDL (Very Low Density Lipoprotein) e chilomicroni (lipoproteine a minore densità e diametro maggiore). Le HDL trasportano circa il 20÷25% del colesterolo nel sangue.
Le HDL sono particelle formate da due o più apolipoproteine (ApoA-I, ApoA-II e ApoE), fosfolipidi, colesterolo e basse quantità di trigliceridi. L’assemblaggio dei costituenti dell’HDL, che avviene principalmente nel plasma, porta inizialmente alla formazione di particelle discoidali costituite da ApoA-I in circolo e da colesterolo proveniente da membrane cellulari attraverso trasportatori denominati ABC (ATP-Binding Cassette). Tali particelle vengono riconosciute dall’enzima LCAT che trasforma il colesterolo non esterificato in esse contenuto in colesterolo esterificato. Quest’ultimo è altamente idrofobico e causa la conversione delle particelle di HDL da discoidali a sferiche (HDL2 e HDL3). Nell’HDL sferica (forma predominante di queste lipoproteine nel plasma umano) il colesterolo esterificato e i trigliceridi formano il centro delle particelle mentre i fosfolipidi, il colesterolo non esterificato e le apoproteine formano lo strato esterno. Altri fattori presenti nel plasma contribuiscono al rimodellamento dell’HDL attraverso la regolazione delle sue dimensioni, forma e composizione.
Le HDL nel plasma sono classificate sulla base delle loro principali apolipoproteine in due gruppi di particelle: particelle che contengono ApoA-I ma non ApoA-II, (A-I)HDL, e particelle che contengono sia ApoA-I che ApoA-II, (A-I/A-II)HDL. In condizioni normali, ApoA-I è distribuita equamente tra (A-I)HDL e (A-I/A-II)HDL.
L’HDL ha diverse proprietà anti-aterosclerotiche. La più conosciuta è la capacità di rimuovere il colesterolo dalle cellule, per es. nei macrofagi presenti nelle pareti delle arterie). Questo colesterolo in genere viene trasportato al fegato o ai tessuti steroidogenici come le gonadi o le ghiandole surrenali, attraverso un processo chiamato RCT (Reverse Cholesterol Transport.). Inoltre, l’HDL blocca l’ossidazione dell’LDL, promuove la riparazione e migliora la funzione dell’endotelio, ha proprietà antinfiammatorie e inibisce l’adesione dei monociti all’endotelio. Tutte queste funzioni contribuiscono a prevenire la progressione e a promuovere la regressione delle lesioni aterosclerotiche.
Diverse ricerche epidemiologiche e risultati da studi clinici hanno indicato una chiara relazione inversa tra i livelli di HDL e il rischio di malattie cardiovascolari. Questa relazione è anche evidente in studi su diversi modelli animali. Per tale motivo sono all’esame diversi approcci terapeutici tesi ad aumentare la concentrazione di HDL in circolo (per es., inibizione di CETP) o a facilitare l’RCT e la formazione di nuove HDL.