PROTESILAO (Πρωτεσίλαος)
Eroe greco, noto alle leggende del ciclo troiano, che lo fanno figlio di Ificlo. Dalla sua patria, la città di Filace nella Ftiotide (Tessaglia), egli condusse su quaranta navi i suoi guerrieri e quelli delle città vicine alla spedizione di Troia; e fu il primo a sbarcare nella Troade e il primo a incontrarvi la morte (Iliade, II, 695 segg.). Lui morto, il comando della sua schiera fu preso dal fratello minore Podarce. La sua memoria fu venerata e onorata di culto così nella sua città natale come ad Eleunte, nel Chersoneso Tracico. Quivi, al sepolcro dell'eroe, accorrevano i pellegrini, per chiedere oracoli e per essere risanati dalle loro malattie; presso il suo monumento funebre di Filace si celebravano giuochi solenni. P. fu esaltato dalla tradizione posteriore anche come esempio di fedeltà coniugale verso la moglie Laodamia: questo amore durò anche dopo la morte (Ovidio, Metam., XII, 67); P. risaliva spesso dall'Ade per visitare la moglie inconsolabile, finché questa, per unirsi al consorte, si diede la morte.
Bibl.: Türk, in Roscher, Lexicon der griech. und röm. Mythologie, III, col. 3155 segg.; C. Robert, Die griech. Heldensage, I, Berlino 1920, p. 90 segg.