protogrillino
(proto-grillino), s. m. e agg. Chi o che si richiama alle origini del MoVimento 5 Stelle e ai suoi ideatori e sostenitori.
• Non resta che l’ultimo populismo, quello antieuropeista. Pericoloso ovunque, ma molto di più quando alligna all’interno del partito di maggioranza e di governo di un Paese a rischio come l’Italia. Non è certo così, facendo i proto-grillini o gli pseudo-leghisti solo un po’ più colti, che la sinistra pd può sperare non dico di riprendersi, ma nemmeno di correggere la barra del timone che ha perso. (Antonio Polito, Corriere della sera, 13 novembre 2014, p. 1, Prima pagina) • Con Ignazio Marino è fallito il mito del sindaco protogrillino che fu scelto dal Pd. A Roma serve semplicemente una persona seria, che abbia voglia di verità e senso di giustizia sociale. (Francesco Storace, Giornale d’Italia, 13 ottobre 2015, p. 1, Prima pagina) • A piazza Zama, un tempo «il gazebo più grande d’Italia», una struttura capace di accogliere da sola oltre 3.000 elettori, alle 12 numeri non ne forniscono. Ma anche qui il raffronto col 2013 è semplice: «Allora c’era un’aria diversa, c’era più speranza. Ora il calo mi pare evidente», dice un volontario. In fila ci sono una quindicina di persone, età media 55 anni. Qualcuno si ferma a parlare: «Io sono una dipendente comunale e ho votato per [Roberto] Giachetti ‒ racconta una donna ‒ di sindaci inesperti e proto-grillini ne abbiamo già avuti». (Mauro Favale, Repubblica, 7 marzo 2016, Roma, p. III).
- Composto dal confisso proto- aggiunto al s. m. e agg. grillino.