protoleghista
s. m. e f. e agg. Chi o che si richiama alle origini del partito della Lega.
• [Giuseppe Guzzetti] Comincia a 19 anni, quando si iscrive alla Democrazia cristiana. Nato nel 1934 a Turate, paesino del comasco dove i cattolici hanno tutto e sono tutto, sale ogni gradino dalla federazione provinciale. […] «Tu sei un protoleghista», lo etichetta Ciriaco De Mita, segretario democristiano. (Stefano Cingolani, Foglio, 10 luglio 2010, p. IV) • Solo il processo dirà se gli indagati sono vittime di un clamoroso abbaglio giudiziario o se sono colpevoli. Viste le accuse, ci sarebbe da sperare nella prima ipotesi. Ma certo da ieri nessuno degli amministratori può pensare di vivere in una sorta di libera repubblica in cui ogni reato anche grave può essere coperto dalla foglia di fico del dissenso, dove polizia e carabinieri possono essere considerati, con un riflesso protoleghista, truppe d’occupazione. (Paolo Griseri, Repubblica, 30 luglio 2013, Torino, p. I) • L’Italia moderata non è infatti né liberista, né libertaria. E ha una tradizione cattolica e «peronista». [Matteo] Salvini l’ha capito e si è ficcato nella voragine di sentimenti, valori, simboli non più rappresentati dal nuovo forzismo, abiurando furbamente al secessionismo protoleghista. Piaccia o no, il Matteo vs Matteo diventa sempre più la sfida vera. (Biagio Cacciola, Giornale d’Italia, 28 novembre 2014, p. 2, Attualità).
- Composto dal confisso proto- aggiunto al s. m. e f. e agg. leghista.
- Già attestato nella Repubblica del 16 aprile 1993, p. 11 (Vittorio Testa).