GALLIA, Provincia romana
La G. fu divisa amministrativamente in età romana in varie province: Aquitania, Lugdunesis, Narbonesis, ma anche Belgica, Cottiae Alpes, Graiae et Poeniae Alpes, Maritimae Alpes, ai quali esponenti si rinvia per l'inquadramento Storico.
Iconografia. - La G. tutta riceve una sua personificazione, caratterizzata nelle fonti come bionda (fulva), con torques al collo e due gaesa nelle mani, con aspetto feroce (Claudian., Carm., 22). Da alcuni è identificata con la figurazione femminile, in attitudine caratteristica delle nazioni vinte, sulla corazza della statua di Augusto da Prima Porta, seduta a terra in atteggiamento di dolore, con una gamba leggermente ripiegata, le braccia abbandonate e il capo chino. I lunghi capelli ondulati, sono trattenuti sulla fronte da un nastro. È vestita alla maniera barbarica, con brache e mantello affibbiato sulla spalla sinistra; nella destra tiene un oggetto oblungo terminante con una testa di drago (forse un gaesum o una tromba. Un'altra identificazione (Kähler) riconosce invece la Dalmazia. A mezzo busto G., ammantata e velata, è raffigurata in un medaglione del Mosaico delle Province rinvenuto a Birecik sull'Eufrate, oggi al museo di Berlino. Infine il busto di G. drappeggiato, talvolta diademato, si trova, solo o con quello di Hispania, su alcune monete di Galba, mentre altre la mostrano a figura intera, stante, con scettro o tromba nella sinistra, in atto di stringere la mano a Hispania, e altre ancora rappresentano le teste delle Tre Gallie: Narbonensis, Aquitania e Lugdunensis. V. anche gallo-romana, arte.
Monumenti considerati. - Statua di Augusto: E. Loewy, in Rdm. Mitt., XLII, 1927, p. 203; e cfr. H. Kàhler, Die Augustusstatue von Primaporta, Colonia 1959, tav. 19 (identificata come Dalmazia). Mosaico delle Province: S. Reinach, Rép. Peint., p. iS8, S. Monete: H. MattinglyE. A. Sydenham, The Roman Imperiai Coinage, Londra 1923-38, I, cfr. Indice tipologico e tav. XIV, 234.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, I, col. 1592; J. A. Blanchet, Bronze représentant une nation et des guerriers vaincus, in Mélanges d'Arch. Gallo-rom., II, 1893, pp. 12-18, tav. III; P. BieÎnkowski, De Simulacris Barbararum Gentium apud Romanos, Cracovia 1900 (v. Indice, s. v. Gallia); id., Les Celtes dans les arts mineurs Gréco-romains, Cracovia 1928, pp. 48-193.
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