provvista
Nel linguaggio bancario, il complesso delle operazioni mediante le quali le banche raccolgono dalla clientela, sotto forma di depositi o prestiti obbligazionari, larga parte dei fondi necessari per l’esercizio della loro attività (p. dei fondi). Il costo della p. è la media ponderata dei tassi di interesse pagati dalla banca alla clientela. ● In matematica finanziaria, i progetti di p. (ingl., borrowing projects) sono formalmente tradotti da una sequenza di flussi di cassa (➔ cash flow) con un introito, corrispondente all’ammontare della p. ottenuta, seguito da più esborsi necessari per ammortizzare il debito contratto. Il tasso interno di un progetto di p. è quello che annulla il valore attuale netto dei flussi di cassa del progetto, cioè il tasso di interesse (➔ interesse ; tasso) al quale il valore attuale di tutti gli esborsi futuri eguaglia la provvista. Secondo il criterio del tasso interno, saranno preferiti i progetti di p. con il tasso interno più basso, al contrario di quel che avviene per i progetti di investimento (➔ anche valutazione). ● La p. cambiaria, relativa alla cambiale tratta, identifica il credito del traente sul trattario. La legislazione italiana prevede, nel r.d.l. 1345/1933, la cessione, da parte del traente, del credito da fornitura di merci, che egli ha verso il trattario, nei limiti dell’importo della cambiale. Tale cessione, comunemente chiamata cessione della p. cambiaria, si attua mediante clausola inserita nel contesto del titolo ed è ammessa solo a favore di una banca o di un banchiere, giovando però ai successivi giratari. In tal modo la cambiale perde le sue caratteristiche di titolo astratto e letterale, giacché con essa circola anche il sottostante rapporto di p., e il giratario può promuovere azione causale nei confronti del trattario. Inoltre, in caso di fallimento del traente, il portatore della cambiale può rivolgersi direttamente al trattario in base alla cessione, laddove il portatore ordinario deve insinuare il proprio credito nel fallimento.