Psammetico
Nome di tre faraoni della XXVI dinastia egiziana (detta anche «saitica»).
P. I (regno 664-610 a.C.) era re di Sais, nel Delta occidentale, e in pochi anni, con l’appoggio degli assiri, riuscì a riunire sotto il suo dominio il Delta egiziano, diviso in piccoli principati. Per assicurarsi il controllo di Tebe, fece adottare sua figlia Nitocri dalla principessa kushita in carica. Montuemhat, il potente sacerdote di Ammone, riconobbe l’autorità di Psammetico. L’Egitto così riunificato godette di un periodo di grande prosperità («rinascita saitica») e si sottrasse al dominio assiro. P. potenziò l’esercito, arruolando mercenari stranieri. Il commercio ebbe nuovo impulso e si aprì agli scambi con l’Asia Minore, la Siria-Palestina e la Grecia. Di fronte alla minaccia di medi e caldei P., nei suoi ultimi anni, appoggiò gli assiri senza riuscire a evitarne la definitiva sconfitta.
P. II (regno 595-589 a.C.), figlio di Nekao II, condusse una campagna militare contro il regno di Kush, raggiungendo e dando alle fiamme Pnubs e Napata. Tentò di riaffermare l’egemonia egiziana in Palestina, appoggiando la ribellione di Gerusalemme e facendo un pellegrinaggio a Biblo, celebrato come una spedizione militare.
P. III (regno 526-525 a.C.) fu sconfitto a Pelusio da Cambise. Si rifugiò a Menfi dove tentò un’ultima resistenza ma fu catturato e portato a Susa.