pseudo-leghista
(pseudo leghista), s. m. e f. e agg. Chi o che appare leghista.
• «Promuoveremo un referendum per la creazione di una nuova forma giurisdizionale indipendente chiamata Cantone Lombardia ‒ dice [Alessandro] Gardossi ‒. Il Kosovo è un precedente nel diritto internazionale. Quindi la Lombardia voterà come la Catalogna in attesa di un referendum nazionale». […] Secondo punto: una nuova moneta locale, o «complementare», sul modello del sardex.net (il circuito di credito commerciale sardo, in pratica una sorta di moneta virtuale), in attesa del ritorno alla “Nuova Lira”». Fantapolitica? Clone pseudo leghista? Macché, dicono i «dorati». (Paolo Berizzi, Repubblica, 28 novembre 2012, Milano, p. V) • Non resta che l’ultimo populismo, quello antieuropeista. Pericoloso ovunque, ma molto di più quando alligna all’interno del partito di maggioranza e di governo di un Paese a rischio come l’Italia. Non è certo così, facendo i proto-grillini o gli pseudo-leghisti solo un po’ più colti, che la sinistra pd può sperare non dico di riprendersi, ma nemmeno di correggere la barra del timone che ha perso. (Antonio Polito, Corriere della sera, 12 novembre 2014, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal confisso pseudo- aggiunto al s. m. e f. e agg. leghista.
- Già attestato nell’Unità del 12 febbraio 1994, p. 7, Politica (Giampaolo Tucci).