PSEUDOMORFOSI
. Letteralmente significa falsa forma e serve a indicare il fenomeno, abbastanza frequente in natura, per il quale un minerale assume, non la forma che gli è propria, ma quella di un altro minerale. Il fenomeno rientra in genere nel quadro dei processi di minerogenesi e in particolare delle trasformazioni che i minerali subiscono. In questo caso si tratta di processi di trasformazione che operano in modo così lento e diuturno che la forma originaria del minerale rimane immutata. Una siffatta trasformazione converte lentamente olivina in serpentino, azzurrite in malachite, quarzo in calcite, pirite in limonite, pur mantenendo la forma del minerale originario: si dirà allora che il serpentino è pseudomorfo di olivina, la malachite di azzurrite e così via.
I processi di trasformazione nelle pseudomorfosi procedono nel modo ordinario, cioè dall'esterno. Dapprima si ha un sottile strato di sostanza neoformata, ma in seguito questo diventa sempre più spesso fino talora alla totale scomparsa della sostanza originaria. Molto spesso però una parte di questa rimane intatta. In certi casi la pseudomorfosi è completamente vuota nel suo interno.
L'importanza delle pseudomorfosi per la minerogenesi è evidente: sono le testimonianze delle trasformazioni subite dalla materia, che permangono a processo genetico ultimato. Servono talora a dimostrare con assoluta evidenza la possibilità di certi determinati processi di evoluzione minerale, che a priori erano ritenuti impossibili o poco probabili. Sono processi soprattutto di natura idrochimica e rivelano l'azione dell'acqua sopra combinazioni ritenute assolutamente insolubili. Naturalmente si tratta di azioni piuttosto complesse, perché l'acqua discioglie sostanze diverse che partecipano alla reazione e alla trasformazione, ma in linea generale si può ben affermare che le pseudomorfosi stanno a dimostrare l'importariza del fattore tempo nella formazione dei minerali.
Si distinguono le seguenti categorie di pseudomorfosi:
Paramorfosi (v.): sostituzione, con mantenimento della forma originaria, di una modificazione eteromorfa a un'altra della stessa sostanza. Esempî: pseudomorfosi di grafite su diamante, di rutilo su brookite (arkansite).
Pseudomorfosi di trasformazione: modificazione parziale di natura chimica per aggiunta, o perdita, o scambio di alcuni componenti.
Esempî: argentite pseudomorfa di argento (aggiunta di zolfo); gesso pseud. di anidrite (aggiunta di H2O). Anidrite pseud. di gesso (perdita di H2O); rame pseud. di cuprite (perdita di O). Epidoto pseud. di ortoclasio (perdita di K2O e aggiunta di H2O, di CaO e di Fe2O3); talco pseud. di magnesite (perdita di CO2 e aggiunta di SiO2 e H2O); limonite pseud. di pirite (perdita di S e aggiunta di H2O e O); smithsonite pseud. di calcite (perdita di calcio e sostituzione di Zn).
Pseudomorfosi di sostituzione: modificazione totale di natura chimica. Esempî: pirolusite pseudomorfa di calcite; quarzo pseud. di fluorite e di calcite; gesso pseud. di salgemma; rame pseud. di aragonite.
Bibl.: R. Blum, Die Pseudomorphosen des Mineralreiches, Stoccara 1843 (con 4 supplementi 1847-1879).