• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

psiche

Dizionario di Medicina (2010)
  • Condividi

psiche


L’insieme di funzioni e di processi che danno all’individuo l’esperienza di sé e del mondo. La parola, di origine greca, è equivalente al termine di origine latina anima, ma come sostantivo è desueta. Sono invece assai numerose – in italiano, ma anche in molte altre lingue – le parole che hanno nella radice il riferimento alla p.: psicologia, psicoanalisi, psicodramma, psicofarmaco, psicotico e anche psichiatria, psichedelico o semplicemente psichico. Sigmund Freud, che ha denominato come analisi della p. la sua disciplina, ricorreva spesso alla terminologia della classicità (Eros e Thanatos, libido). Il termine anima ha invece un eccessivo alone di significati e di nessi associativi con concezioni religiose, filosofiche e metafisiche. In tal senso, il termine p. appare più neutro, più tecnico, seppure con tutte le sue valenze polisemiche. Secondo la psicoanalisi, la p. è composta da funzioni affettive, sensoriali, cognitive verbali e non verbali; da sogni, fantasie, memorie; da percezioni, astrazioni e simbolizzazioni. La p. è caratterizzata da una plasticità perpetua che fa interagire il patrimonio innato con le esperienze relazionali e ambientali. L’identità psichica di ciascuno è ben più che la somma delle singole funzioni, ma è frutto di nessi associativi, di processi di integrazione consci e inconsci.

Psiche e mente

La parola psiche, uscita di scena nel linguaggio colloquiale, è oramai di competenza pressoché esclusiva delle discipline psicologiche sia come sostantivo, sia come aggettivo (psichico), anche se spesso trascina con sé, in modo esplicito o implicito, gli eterni dilemmi delle religioni e i controversi assunti delle filosofie. In tempi più recenti, nell’ambito delle neuroscienze, la parola psiche viene lasciata ai margini, sostituita autorevolmente dalla parola mente. Le neuroscienze, infatti, con il loro imponente apparato strumentale tecnologico, sono l’unico ambito disciplinare psicologico che non contenga il prefisso psico- nella sua denominazione ma quello neuro-, che rimanda alla oggettiva esperibilità dei neuroni, delle funzioni del sistema nervoso e del cervello. In psicoanalisi, invece, la parola mente è utilizzata piuttosto in riferimento ai processi di pensiero più evoluti dello psichismo.

Psiche e immortalità

La controversia circa lo statuto ultraterreno della p. si ripropone identica e inesausta ancora oggi, lasciando a ciascuno la libertà e il peso di scegliere la propria personale convinzione. La credenza nell’immortalità dell’anima (punto chiave di quasi tutti i sistemi religiosi) consente di eludere l’angoscia della morte dei nostri cari e del più definitivo dei lutti: la propria morte. Sigmund Freud e i suoi più stretti seguaci considerano irrazionali le ipotesi metafisiche e illusioni difensive dall’angoscia le credenze in una nuova vita dello spirito dopo la morte della carne. La psicoanalisi, infatti, considera l’elaborazione della separazione e della perdita di noi stessi e degli altri – la più dolorosa delle esperienze umane – un nodo evolutivo cruciale. Sul confine tra metapsicologia e trascendenza si giocò anche uno dei più roventi punti di dissenso tra Freud e Carl G. Jung, il cui modello teorico era assai più compatibile con gli aspetti mistici e religiosi dell’esistenza di quanto non fosse la severa lezione freudiana. Infatti, tuttora gli junghiani conservano nel loro patrimonio concettuale i termini animus e anima, a indicare metaforicamente i due elementi ‘maschile’ e ‘femminile’ della spiritualità. Un’eco moderna e tormentata della questione dualista o riduzionista si ritrova oggi nell’ambito della bioetica, dove opposte fazioni si scontrano per stabilire se e quando l’anima si insedia nell’embrione o abbandona le spoglie mortali e su quando, di conseguenza, possa essere lecito intervenire in caso di aborto, trapianti, sospensione delle cure.

Psiche e corpo

In psicologia si possono individuare tre grandi linee di tendenza a proposito della antica antinomia tra p. e soma, mente e corpo. La prima ipotesi, dualista, è debitrice della classica contrapposizione filosofica tra due distinte entità: una concreta, corporea, e una immateriale, spirituale. Il modello è quello cartesiano, che descrive una res cogitans (l’intelletto) ben distinta da una res extensa (la materia corporea). Il cosiddetto vitalismo scientifico (il ‘soffio’ vitale che animerebbe la bruta corporeità) ne offre un significativo esempio. All’interno di tale visione dualista gli autori di diversa formazione si contendono le ipotesi causali – psicologiche o biologiche – delle affezioni morbose. La seconda ipotesi, materialista o riduzionista (che raccoglie gli epigoni della vecchia e della nuova scuola di psichiatria organicista, e anche un consistente filone della ricerca psicologica empirica), ritiene invece che l’unica realtà psichica plausibile – e comunque l’unica della quale sia lecito occuparsi secondo un paradigma scientifico – sia quella della materia cerebrale e dei neuroni, uniti in una fittissima rete di collegamenti (sinapsi). La terza ipotesi, più complessa, ritiene che le attività psichiche non coincidano con la somma algebrica delle singole attività neuronali, che ne costituiscono solo l’ovvio substrato anatomofisiologico. La p. di un individuo è il risultato del configurarsi plastico e mobile di proprietà emergenti, il frutto di un coordinato gioco associativo tra innato e acquisito e dell’integrazione delle arvarie aree e funzioni neurocerebrali.

Vedi anche
mente Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive. biologia Lo studio scientifico dei meccanismi biologici che, in tutte le specie animali e nell’uomo, producono e regolano le funzioni ... inconscio La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’inconscio è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza intese diversamente dalla psicologia classica e dalla ... percezione L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi. filosofia Si possono distinguere due sensi con cui il termine percezione è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva. In un senso più specifico indica l’esperienza conoscitiva ... libido In psicanalisi, energia postulata da S. Freud che rappresenta l’aspetto psichico della pulsione sessuale (nettamente distinta dall’eccitamento sessuale somatico). Il concetto di libido ha subito nel pensiero di Freud un’evoluzione, mantenendo due caratteristiche fondamentali: una qualitativa per cui, ...
Altri risultati per psiche
  • psiche
    Enciclopedia on line
    Termine la cui etimologia si riconduce all’idea del ‘soffio’, cioè del respiro vitale; presso i Greci designava l’anima in quanto originariamente identificata con quel respiro. Nella psicologia moderna, la p. è intesa come il complesso delle funzioni e dei processi che danno all’individuo esperienza ...
  • psiche
    Dizionario di filosofia (2009)
    Dal gr. ψυχή, connesso con ψύχω «respirare, soffiare». Termine la cui etimologia si riconduce all’idea del «soffio», cioè del respiro vitale; presso i Greci designava l’anima (➔) in quanto originariamente identificata con quel respiro; la storia del concetto di p. viene quindi a coincidere con quella ...
  • PSICHE
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Psiche Simona Argentieri Il sostantivo psiche è desueto e rimanda a una remota classicità o a contesti accademici, ma le parole che contengono nella radice il riferimento alla p., come psicologia, psicoanalisi, psicodramma, psicofarmaco, psicotico, ma anche psichiatria, psichedelico oppure semplicemente ...
  • Psiche
    Universo del Corpo (2000)
    Riccardo Zerbetto L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava l'anima in quanto originariamente identificata con quel respiro; in questo senso, la storia del concetto ...
  • COMPLESSO psichico
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    Questo termine, introdotto da C. G. Jung, indica il raggruppamento di idee, immagini, tendenze, ecc. intorno a un oggetto o ad un evento particolare. Gli elementi nucleari dei complessi sono per lo più inconsci, e possono essere individuati solo con metodi specifici (v. psicoanalisi).
  • PSICHE
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (ψυχή) Carlo GALLAVOTTI L'etimologia della parola, che significa "respiro", ci riconduce a uno stadio primitivo della concezione dell'anima dell'uomo. Ancora nei poemi omerici la maniera di concepire e di rappresentare la ψυχή si può confrontare molto da vicino con le credenze di popoli primitivi, ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
psiche²
psiche2 psiche2 s. f. [adattam. del fr. psyché 〈psišé〉, propr. «psiche1», passato al nuovo sign. per allusione al nome di Psiche, fanciulla amata da Amore nella favola delle Metamorfosi di Apuleio], invar. – Mobile costituito da un grande...
psiche¹
psiche1 psiche1 s. f. [dal gr. ψυχή, connesso con ψύχω «respirare, soffiare»], invar. – Presso i Greci, l’anima, in quanto originariamente identificata con il respiro vitale; nella psicologia moderna, e nell’uso com., il complesso delle...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali