PSICOANALISI (XXVIII, p. 455, II, 11, p. 627)
Dopo il 1948, la p. si è ulteriormente diffusa nel mondo, evolvendosi in varî settori, tra cui possono, sommariamente, essere ricordati i seguenti:
1. L'Io e i rapporti oggettuali. - Mentre secondo H. Hartmann e D. Rapaport è necessario considerare una parte dell'Io come ereditaria, e istintualmente neutra o neutralizzabile, altri autori (A. Freud, W. Hoffer, S. Nacht) accentuano in modo più o meno rilevante l'importanza dei primi conflitti psichici e dei primi rapporti oggettuali per la formazione e la strutturazione dell'Io nell'infanzia. L' "innatismo" individualistico ha perso terreno a favore di concezioni in cui, sin dall'inizio, individuo e oggetti, individuo e ambiente formano un "campo" inseparabile di rapporti e di condizionamenti. W. R. D. Fairbairn in Scozia, M. Bouvet in Francia hanno singolarmente sviluppato la dottrina dei rapporti oggettuali: il primo facendone addirittura il cardine di una teoria generale della vita psichica normale e patologica, il secondo studiando fenomenologicamente la posizione e le reazioni dell'Io rispetto agli oggetti nell'evoluzione normale del soggetto umano e nelle principali forme di nevrosi cliniche e di disturbi della personalità.
2. Teoria degli istinti. Biologia e psicoanalisi. - È continuata in p. l'investigazione teoretica (M. Benassy) e clinica (M. Klein, E. Bergler) della vita degli istinti. Si è mirato a chiarire sempre più la funzione dell'aggressività nella strutturazione precoce della personalità, mentre si è determinato un notevole ravvicinamento dei punti di vista biologici, ecologici e sociologici a quelli analitici. E. Bergler ha sviluppato in una serie di opere la sua teoria relativa a una più o meno cospicua utilizzazione "masochistica" della libido in fasi precoci dello sviluppo psichico, e alle conseguenze di ciò nei più svariati comportamenti umani e nelle diverse nevrosi. Varî analisti hanno cercato di integrare maggiormente i dati della biologia, della fisiologia e della medicina generale con quelli della psicoanalisi (L. S. Kubie, Ph. Greenacre, R. Held, F. Alexander, ecc.).
3. Estensioni cliniche. Medicina psicosomatica. Terapia delle psicosi.- La medicina psicosomatica - filiazione della p. - ha grandemente utilizzato, in questi anni, i progressi compiuti dall'analisi teorica e clinica, come l'affinamento delle nozioni psicodinamiche, la dottrina dei rapporti oggettuali, ecc. Studî e lavori di F. Alexander e della "scuola di Chicago", di F. Dunbar, di M. Fain, di P. Marty hanno preso in considerazione l'estensione della p. terapeutica a forme nosologiche quali il glaucoma o la tirotossicosi, e si sono proposti di chiarire sempre meglio i rapporti fra psiche e soma nei processi di malattia e di guarigione. Nel campo dei disturbi più propriamente psichici, si sono trattate con soli mezzi psicologici forme considerate prima inaccessibili, come la schizofrenia in varî suoi aspetti, stati deliranti e confusionali, melancolìe gravi. Rilevanti, al riguardo, i lavori di M. Sechehaye, J. Rosen, H. Rosenfeld, H. Segal, L. Bellak.
4. Problemi della femminilità. - Dal punto di vista teorico, sono state sviluppate (e qua e là corrette e approfondite) alcune vedute di Freud sulla "posizione" femminile (M. Bonaparte, Ph. Greenacre, H. Deutsch). Altri studiosi hanno cercato di porre il problema su basi più decisamente storico-culturali (A. Kardiner) o somatopsichiche (Th. Benedek).
5. Psicoanalisi e bambini. - L'impulso straordinario dato alla psicologia della prima infanzia da M. Klein e dalla cosiddetta "scuola inglese" di p. ha portato a grandi progressi ed estensioni applicative nei campi della psicoterapia delle nevrosi e psicosi infantili, e della psicopedagogia. L'igiene mentale dell'infanzia è ormai considerata essenzialmente per la formazione dell'adulto sano. L'importanza delle prime fasi della vita di relazione del bambino è stata dimostrata, con notevoli conseguenze anche teoriche, dal minuzioso lavoro di documentazione e dalle prolungate indagini comportamentali di R. Spitz.
6. Psicoanalisi e parapsicologia. - Di speciale rilievo in questo settore sono gli studî sul "condizionamento" interpersonale, e sulla "complementarità" nei fenomeni di rapporto extra-sensoriale, perseguiti specialmente da J. Ehrenwald, J. Eisenbud, N. Fodor ed E. Servadio.
7. Altre applicazioni. - Numerosi psicoanalisti hanno arrecato contributi di primo piano all'approfondimento analitico di problemi di letteratura e d'arte (E. Kris, Ph. Greenacre, E. Bergler), di sociologia (J. A. M. Meerloo, E. Erikson), di etnologia e storia delle religioni (Th. Reik, B. Bettelheim), di criminologia (G. Zilboorg, E. Glover), di filosofia (J. Wisdom, H. Hartmann), ecc.
8. Organizzazione. - L'Associazione psicoanalitica internazionale comprende attualmente una ventina di società affiliate ("Component Societies"), tra cui è la Società psicoanalitica italiana. Solenni commemorazioni del centenario della nascita di Freud sono state tenute nel 1956 a Londra e in tutto il mondo civile.
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