psicosomatica
Campo della medicina che studia disturbi e malattie fisiche che sarebbero prodotte o favorite da fattori di ordine psicologico ed emozionale.
Studi sulla biologia dello stress e sul rapporto tra stress e malattie testimoniano le complesse relazioni tra cervello e sistemi periferici dell’organismo (➔ psiconeuroendocrinoimmunologia). Reazioni emozionali e stress si associano a modificazioni dei sistemi nervoso periferico, neurovegetativo, neuroendocrino e immunitario, favorendo, in determinati casi, una maggiore suscettibilità a varie malattie. Condizioni predisponenti o precipitanti una malattia possono essere: situazioni di aumentato stress esistenziale, come eventi di perdita affettiva; condizioni di stress emozionale acuto, intense, prodotte da eventi soggettivamente importanti; ridotta capacità della personalità a esprimere apertamente le reazioni emozionali, tendendo a sopprimere rabbia e tensione; condizione prolungata di depressione, mancanza di un adeguato supporto affettivo e conseguente senso di solitudine.
Secondo questa concezione, qualsiasi patologia somatica può risentire di fattori emozionali e essere considerata psicosomatica. Tuttavia è importante dimostrare la presenza verificabile di specifici mediatori biologici del rapporto tra reattività emozionale e malattia; occorre quindi valutare se e quanto tali fattori possano avere influenza sui meccanismi biologici che si trovano alla base delle singole patologie e documentare tale influenza sulla scorta di indagini cliniche. In molti casi, come per es. l’infarto miocardico, il diabete, i tumori, molte malattie neurologiche ed ereditarie, i fattori psicologici rivestono un ruolo poco rilevante in relazione alla loro insorgenza, ma fattori emozionali ed eventi esistenziali stressanti potrebbero influenzarne in qualche misura il decorso. Al contrario, altre malattie, come le cefalee da tensione muscolare, alcune forme di emicrania, sindromi dolorose senza base organica, certe forme di dermatiti o di colite, hanno spesso un’importante componente emozionale.
La diagnosi di malattia psicosomatica deve stabilire se e in che misura fattori emozionali possano contribuire all’insorgenza, oppure al decorso, della malattia o anche alla risposta alle terapie mediche in un determinato paziente. La presenza di ansia o tensione giustifica l’impiego di ansiolitici o terapie di rilassamento (risposta rilassante, biofeedback, training autogeno); il riscontro di apatia o depressione quello di farmaci antidepressivi. È essenziale che, a fianco della terapia farmacologica, il paziente possa discutere e individuare eventuali fonti di stress e il proprio modo di reagire a esso, guidato dal terapeuta verso possibili modifiche di gestione dello stress. Va valutata l’indicazione per una psicoterapia, preferendo terapie brevi, come la psicoterapia cognitiva e colloqui di counseling.