PSICROMETRO (dal gr. ψυχρός "freddo" e μέτρον "misura")
Lo psicrometro è uno strumento che serve per la misura dell'umidità relativa dell'aria. Questo apparecchio consta essenzialmente di due termometri eguali, disposti sopra un medesimo sostegno; l'uno di essi ha il bulbo nudo e asciutto, e serve a misurare la temperatura t dell'ambiente, mentre il bulbo dell'altro è avvolto da un panno che viene mantenuto inzuppato di acqua. Questa evapora continuamente e il calore necessario a questa evaporazione è sottratto anche al termometro, la cui temperatura quindi si abbassa; l'evaporazione, e quindi l'abbassamento di temperatura, è tanto maggiore quanto minore è la percentuale di vapore d'acqua presente nell'aria, ossia quanto più questa è asciutta. Mentre però l'evaporazione dell'acqua sottrae calore al bulbo, i corpi vicini gliene forniscono; la temperatura del termometro bagnato perciò non continuerà a diminuire, ma, raggiunto un certo valore t′ (〈 t), si manterrà stazionaria: questa temperatura t′ è determinata dall'uguaglianza del calore perduto a causa dell'evaporazione e del calore ricevuto dall'ambiente.
Dalton, studiando l'evaporazione, trovò, per la quantità di acqua evaporata nell'unità di tempo, la seguente formula approssimata:
nella quale C è una costante, S la superficie evaporante, P la tensione del vapore saturo dell'acqua (alla temperatura t′ del termometro bagnato), p la pressione del vapore contenuto nell'atmosfera al momento della osservazione, e H la pressione barometrica; e poiché il calore perduto a causa dell'evaporazione è proporzionale alla quantità di acqua evaporata, sarà dato da
nella quale k rappresenta una costante. D'altra parte il calore che il termometro bagnato riceve dall'aria ambiente può ritenersi proporzionale all'eccesso di temperatura t-t′ del termometro asciutto (ambiente) su quello bagnato; indicando quindi con k′ un' altra costante si potrà scrivere:
e ponendo
si ha per la tensione p del vapore contenuto nell'atmosfera:
Questa formula permette di trovare il valore dell'umidità mediante l'osservazione delle due temperature, noti che siano i valori di P e di K; il primo è dato dalle tabelle del Regnault, e l'altro deve essere determinato una volta per sempre confrontando lo psicrometro con un altro igrometro: naturalmente lo strumento si dovrà in seguito usare in condizioni possibilmente identiche a quelle in cui fu fatta la taratura.
Per favorire l'evaporazione si usa in pratica collocare davanti al termometro bagnato un mulinello mosso da un meccanismo di orologeria, oppure far passare attorno al bulbo una corrente d'aria prodotta da un ventilatore.