PSOFIDE (Ψωϕίς, Psophis)
Antica città greca sul confine nord-occidentale dell'Arcadia con l'Elide, che originariamente sa- rebbe stata chiamata Erimanto e in seguito anche Fegia (Φηγία, Φήγεια) dalle querce del suo territorio; in essa Pausania descrive fra altro un santuario di Afrodite Ericina e la tomba di Alcmeone, che avrebbe soggiornato qui nella sua fuga da Argo e avrebbe sposato la figlia del re Fegeo, Alfesibea: donde P. avrebbe preso parte alla seconda guerra contro Tebe, mentre avrebbe rifiutato la partecipazione alla guerra di Troia in odio ad Argo. La città possedeva una posizione formidabile, alla confluenza del fiume Erimanto che la fiancheggiava a est e il torrente detto Aroanio a ovest, e protetta a nord da un colle fortificato anticamente da un muro; essa, essendo nel 219 a. C. in possesso degli Elei e una delle più importanti fortezze degli Etoli, fu presa tuttavia, dopo varie peripezie minutamente narrate da Polibio, da Filippo V di Macedonia, che la cedette agli Achei suoi alleati. Rovine della città, e specialmente della sua cinta di mura, sono riconoscibili presso il khān dei Tripótama, la regione così chiamata dai due fiumi sopra descritti e da un altro fiumicello, il fiume di Lópesi o Skoúpi, che si versa nell'Erimanto poco dopo la loro confluenza.
Bibl.: W. M. Leake, Travels in Morea, II, Londra 1830, p. 240 segg.; E. Curtius, Peloponnesos, I, Gotha 1851, p. 384 segg.