RUPILIO, Publio (P. Rupilius P. filius P. nepos)
Console romano del 132 a. C. Cominciò la sua carriera al servizio dei pubblicani in Sicilia; poi, con l'aiuto di Scipione Emiliano, fece carriera politica. È noto solo per la repressione della ribellione servile in Sicilia durante il suo consolato: a lui si dovette la presa di Tauromenio e poi di Enna. Riordinò le terre rioccupate come si trattasse di nuova provincia con l'aiuto di una commissione senatoriale: una legge provinciale (Lex Rupilia) portava perciò il suo nome: ne conosciamo qualche particolare dalle Verrine, di Cicerone.
Bibl.: I testi sono citati da Fr. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I A, coll. 1229-31. Per la guerra servile, v. la bibl. in Cambridge Ancient History, IX (1932), p. 913.