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VEDIO POLLIONE, Publio

di A. Longo - Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)
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VEDIO (o Veidio) POLLIONE, Publio (P. Veidius o Vedius Pollio)

A. Longo

Magistrato romano, figlio di liberti, ma entrato nell'ordine equestre per le sue grandi ricchezze, fece parte della cerchia degli amici di Augusto.

Fu detto di lui che usava dare in pasto alle murene gli schiavi. Durante il periodo che trascorse in Asia (non si sa se con funzioni di proconsole) si rese popolare tra gli abitanti di Tralle, probabilmente fondando un tempio, e costoro posero il suo ritratto sulle monete della città, recanti al rovescio un tempio ottastilo. A causa della leggenda non molto chiara la moneta era stata riferita a Ovidio; con ipotesi altrettanto improbabile si pensò poi anche ad Augusto. Il conio è buono; il personaggio ha un aspetto giovanile e tratti regolari ed espressivi, soprattutto per l'elegante forma della testa.

Sono conservate basi di due statue-ritratto erette in Atene (I.G., ii, 4125), a Ilio (I.G.R., iv, 215), nel teatro di Mileto (Année Epigr., 1903, n. 212).

Bibl.: W. H. Waddington, Mélanges de Numismatique etc., Parigi 1861, p. 152; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., I, Stoccarda 1882, p. 264; K. Regling, Die Münzen von Priene, Berlino 1927, p. 103, nota 224; J. Keil, in Pauly-Wissowa, VIII A i, 1955, c. 568, s. v., n. 8; A. Stein, Röm. Ritterstand, Monaco 1927, 401, i; Catal. of Gr. Coins, Lydia, 337, n. 74 e n. 76.

Vocabolario
veduta
veduta s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...
vedére
vedere vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. véggiono]; pres. cong. io, tu, egli véda...
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