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PUDICIZIA

di Nicola Turchi - Enciclopedia Italiana (1935)
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PUDICIZIA

Nicola Turchi

Divinità romana che presiede alla castità coniugale delle matrone, massime a quelle sposate una sola volta (univirae). Ad essa era dedicato un tempio nel Foro Boario (da identificarsi con quello della Fortuna?) e uno nel Vicus Longus. Lo sdoppiamento sarebbe - secondo la tradizione registrata da Livio (X, 23) - avvenuto perché avendo la fanciulla patrizia Virginia nel 297 a. C. sposato un plebeo, ed essendo perciò stata esclusa dal tempio dalle matrone, essa ne fece costruire un altro dedicandolo alla Pudicizia plebea. Forse questo tempio si riduce all'ara Pudicitiae cui accenna la moneta di Plotina.

Durante l'epoca imperiale il culto della Pudicizia fu associato a quello della famiglia imperiale e si ebbero così oltre all'ara dedicata alla diva Plotina, moglie di Traiano, monete dedicate alla Pudicitia Augusta e alla Pudicitia Augustorum.

Vocabolario
pudicìzia
pudicizia pudicìzia s. f. [dal lat. pudicitia, der. di pudīcus «pudico»]. – Disposizione d’animo e atteggiamento caratterizzati da un forte senso di pudore, di riserbo, di vergogna, spec. nei confronti di quanto riguarda la sfera sessuale:...
impudico
impudico agg. [dal lat. impudicus, comp. di in-2 e pudicus «pudico»] (pl. m. -chi). – Di persona, che manca di pudicizia, che commette atti o si comporta in modo da rivelare l’assenza di ogni pudore e ritegno morale: uomo i., donna i.;...
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