puerile
Nell'accezione comune di " infantile ", " proprio dei bambini ": i fanciulli della candida rosa hanno voci puerili (Pd XXXII 47); e pueril definisce Beatrice il pensiero di D. (III 26), che ha scambiato per specchiati sembianti (v. 20) gli spiriti del cielo della Luna.
L'aggettivo allude qui allo scarso discernimento proprio del fanciullo, anzi, come precisa il Buti, del " garzone che è più che fanciullo: fanciullo è infine a li 7 anni, e garzone è infine ai 14; ne la quale età non è anco discrezione perfetta sopra tutte le cose, benché sia... ine le cose manifeste, e però riprende Beatrice Dante che sopra le cose manifeste, come è la verità, non fida... la sua affezione ".