pugno [plur. pugna]
Il termine è presente tre volte, sempre nell'Inferno: è la mano chiusa dal falso Sinon greco da Troia per vibrare un colpo a mastro Adamo (XXX 102), o la mano degli avari che risorgeranno dal sepolcro col pugno chiuso (VII 57) ad attestare il loro vizio di raccogliere e conservare tutto per sé.
Al plurale, pugna (in rima con agugna e pugna, verbo) indica le mani contratte di Virgilio per racchiudere la terra da gettare dentro a le bramose canne di Cerbero (VI 26).