Pulci
Vampiri saltatori
L’ordine dei Sifonatteri comprende circa 2.300 specie di piccoli Insetti ematofagi, cioè che si nutrono di sangue. Le pulci, per svolgere questo mestiere, possiedono una serie di adattamenti, fra cui un apparato boccale succhiatore pungente, simile a quello di certi Ditteri. Questi due ordini, infatti, vengono considerati assai vicini, come avvalorato anche dagli studi sul DNA
Le pulci sono parassiti esterni (o ectoparassiti) specializzati a nutrirsi di sangue sul corpo di Mammiferi (95% delle specie) e Uccelli (5%). È un’esistenza difficile e pericolosa, in cui debbono guardarsi dalle reazioni difensive dell’ospite, quando questo si gratta molestato dall’inevitabile prurito che segue alle punture. Eppure, questi animaletti sono bravissimi a fare il proprio lavoro, grazie alle numerose peculiarità del loro corpo.
Innanzitutto, le pulci sono molto piccole (generalmente misurano 145 mm), caratteristica che permette loro di nascondersi fra i peli dell’animale e di ridurre il tempo necessario al prelievo di sangue. Inoltre, sono lateralmente compresse, cioè sono appiattite, cosa che le rende quasi impercettibili agli organi di senso tattile dell’ospite.
Diversamente dai pidocchi (Anopluri), esse non vivono permanentemente sul corpo dell’animale. Per questo motivo, infatti, sono assai più mobili, sono anzi vere e proprie campionesse di salto grazie all’allungamento degli arti posteriori. Questa caratteristica consente loro di salire immediatamente sul corpo di un animale mentre questo attraversa un sentiero o entra in una cavità.
L’apparato boccale è formato da stiletti che si riuniscono a formare un tubo che prima perfora la pelle e poi succhia il sangue, inoculandovi sostanze anticoagulanti. Le pulci sono attere, cioè prive di ali, sempre per adattamento alla vita parassitaria.
La vita di una pulce comincia nel buio di una cavità naturale o di una tana scavata in precedenza da un animale. La femmina depone le uova sul fondo della cavità, dove si accumulano detriti, escrementi e resti di cibo a formare un suolo soffice e umido. Qui nasce una larva vermiforme, molto diversa dall’adulto. Le pulci, infatti, sono Insetti olometaboli, cioè a metamorfosi completa, come i Ditteri, ordine cui sono molto affini.
La larva si nutre di detriti e si accresce fino al momento in cui si trasforma in uno stadio immobile, la pupa. All’interno di questa avviene la trasformazione finale, ma la pulce ormai adulta rimane ad aspettare anche per numerosi giorni le vibrazioni dei passi di un ospite in arrivo. È per questo che l’ingresso di una persona in grotte o cantine abitate in precedenza da animali (per esempio volpi, orsi, ratti o gatti) si risolve in una subitanea aggressione da parte delle pulci che le salgono sul corpo e la pungono credendo di aver finalmente trovato il proprio ospite.
In realtà, le pulci necessitano di un ospite preciso e non riescono a riprodursi succhiando il sangue sbagliato. Le femmine della pulce del gatto (Ctenocephalides felis), per esempio, non riescono a far maturare le proprie uova se si alimentano di sangue umano.
La maggior parte delle pulci viventi si trova nell’emisfero boreale, a nord dell’equatore. Delle diciotto famiglie di pulci che esistono al mondo, soltanto due sono legate alla specie umana. È interessante il fatto che entrambe queste famiglie – Pulcidi e Tungidi – sono originarie dell’Africa tropicale, regione in cui la specie ha iniziato la propria evoluzione.
La pulce dell’uomo (Pulex irritans) è diventata piuttosto rara negli ambienti urbani in seguito al miglioramento delle condizioni igieniche. Fondamentalmente, ciò che ha reso la vita difficile a questi animali è stato l’uso delle mattonelle di ceramica per pavimentare le case, e le pulizie continue che impediscono l’accumulo di polvere umida che rappresenta il cibo per le larve. Invece, in tutti i paesi del Terzo Mondo le pulci continuano a pungere le persone e possono essere vettori di terribili epidemie, come la peste, trasmettendola dai ratti all’uomo. Nonostante ciò, l’uomo ha trovato qualità da sfruttare in questi piccoli insetti, per esempio allestendo dei veri spettacoli circensi in miniatura con le pulci e creando l’illusione di averle ammaestrate; in realtà si trattadi prevedere i comportamenti naturali della specie di fronte a certi stimoli e di imbastirci sopra una scena.
L’altro parassita dell’uomo è la pulce penetrante (Tunga penetrans), la cui femmina scava nella pelle umana e diventa un sacchettino che emette uova; così muore in questo piccolo rifugio dando la vita ai propri discendenti.