PULCUERIA (Aelia Puicheria Augusta)
Figlia di Arcadio e di Eudossia, nata a Costantinopoli nel 399.
In seguito alla morte della madre (404), del padre (408), della sorella Flacilla, rimaneva la maggiore fra i figli di Arcadio. Nel 414 il fratello Teodosio II, di due anni più giovane, la nominava Augusta e la sua effigie appariva sulle monete con l'iscrizione: Ael. Pulcheria Aug.; la sua autorità non diminuiva quando, nel 423, era nominata Augusta la sposa di Teodosio, Eudokia. Alla morte per incidente di Teodosio (480), P. sposava Marciano promovendolo Augusto. Nel 483 P. moriva. P. fu una notevole personalità religiosa (considerata santa e celebrata nel martirologio il 10 settembre). Importanti le fabbriche da lei erette a Costantinopoli, specialmente i santuarî mariani.
Una statua si trovava nel senato: dopo la sua nomina ad Augusta nel 414, un'altra sorgeva alla Chalkè; nella sala a colonne di Teodosio si trovavano una statua d'argento di P. con le sorelle e un'altra di lei con Marciano.
I soli ritratti rimasti sono quelli monetali (solidi di Costantinopoli), tra i quali il Delbrück distingueva un tipo con il naso ricurvo e l'altro con il naso schiacciato. Si datano a tutti i periodi della vita di P. come Augusta, tanto prima del matrimonio di Teodosio II con Eudokia, quanto dopo l'elevazione di questa Augusta e durante il regno di Marciano.
Il Delbrück, attribuiva con qualche dubbio a P. tre pesi che hanno la forma del busto di un'imperatrice.
Bibl.: W. Ensslin, in Pauly-Wissowa, XXIII, i, cc. 1954-1963, s. v., n. 2; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino 1930, pp. 30 ss.; 102; 230.