PUNO (A. T., 153-154)
Città del Perù meridionale, con 10.000 ab. (1927), capoluogo del dipartimento e della provincia omonimi. È situata in fondo a una baia della costa occidentale del Lago Titicaca; ha una vasta piazza centrale e ampie strade incrociantisi ad angolo retto; case basse, per lo più a un sol piano. È stazione terminale di un tronco ferroviario che si stacca a Juliaca dalla linea Mollendo-Arequipa-Cuzco; notevole la sua importanza per le comunicazioni con la Bolivia, perché un servizio di vapori la collega a Guaqui, porto boliviano sul lago, unito a La Paz da una ferrovia. Costruita a ben 3822 m. s. m., a 15° 50′ di lat. S. e a 70° 5 di long. O., Puno ha una temperatura media annua di 8°,3, con un massimo in novembre di 10°,3 e un minimo in luglio di 5°,8. Le precipitazioni (963 mm. annui) cadono soprattutto da gennaio a marzo (massimo in febbraio, 206 mm.) e in ottobre (massimo secondario di 127 mm.). Il minimo si ha in giugno, mese affatto privo di precipitazioni.
Il dipartimento di Puno ha 67.703 kmq. di superficie e 700.000 ab. (1927), circa 10 per kmq.; il suo territorio nella parte meridionale è tributario del Lago Titicaca, in quella settentrionale del Madre de Dios (Madeira, Amazzoni); tra i due bacini s'innalzano le Ande di Carabaya. Vi si coltiva orzo, mais e patate e si alleva numeroso bestiame ovino, che dà una lana pregiata e largamente esportata. Il sottosuolo contiene oro (presso Sandia e Carabaya), argento (presso Lampa, Ayaviri e Puno), rame e un po' di carbone.
La provincia di Puno ha 15.637 kmq. di superficie e 80.000 abitanti.