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PUNTINI DI SOSPENSIONE

La grammatica italiana (2012)
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PUNTINI DI SOSPENSIONE


I puntini di sospensione si usano per segnalare che il discorso viene sospeso, in genere per imbarazzo, per titubanza o per allusività

Non dovrei essere io a dirtelo, però secondo me…

Poi è arrivato Andrea e… lasciamo perdere…

Rosso di sera, bel tempo…

Devono essere sempre tre e, nella maggior parte dei casi, si attaccano alla parola che li precede e sono seguiti da uno spazio, a meno che il carattere successivo non sia una parentesi di chiusura o un punto interrogativo. Quando sono in fine di frase, la frase successiva inizia con la lettera maiuscola.

Sono utilizzati anche:

– per riprodurre l’andamento spezzato e ricco di pause della lingua parlata

Io… ecco… vorrei dire due parole

– per dare l’idea di un discorso che riprende un discorso precedente (in questo caso precedono l’inizio del testo) o che è destinato a continuare (in questo caso seguono la fine del testo)

Amore perdonami… ho visto solo ora la tua chiamata. Ultimamente ho problemi con la linea telefonica. Se posso fare qualche cosa… Bacio grande (testo di un sms)

– per preparare chi legge a una battuta o a un gioco di parole

quando si parla di metano, le riserve sotto terra contano ma conta di più la capacità di estrarle e portarle ai paesi consumatori, impresa non facile dal momento che il gas è… gassoso («Corriere della Sera»)

– per segnalare, inoltre, l’➔abbreviazione di parole che, pronunciate per intero, risulterebbero volgari. In questo caso i puntini precedono o seguono una parte della parola censurata

Cioè hai capito io gli ho detto se mi stai a fare il c… vaff… se no non ti chiamo più («La Repubblica», trascrizione di una intercettazione)

– nelle citazioni dei testi, per segnalare l’omissione di una o più parti. In questi casi, vengono di solito posti tra ➔parentesi quadre

Tra le cose più preziose possedute da Andrea Sperelli era una coperta di seta fina, d’un colore azzurro disfatto, intorno a cui giravano i dodici segni dello Zodiaco in ricamo, con le denominazioni […] a caratteri gotici (G. D’Annunzio, Il piacere).

VEDI ANCHE punteggiatura

Vedi anche
interpunzione Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’interpunzione), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni della voce, dar rilievo alle singole parti. È detta anche punteggiatura. Segni comuni ... parentesi Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note a piè di pagina), per una momentanea digressione ecc. ● Ciascuno dei due segni grafici entro cui viene ... maiuscolo Nell’uso comune moderno, si dice della scrittura di singole lettere dell’alfabeto che per maggior altezza e per forma particolare si distinguono dalle comuni. ● In paleografia la maiuscolo rappresenta la forma più antica delle scritture greche e latine, che fino all’8°-9° sec. fu usata di regola per ... parola Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase. linguistica Il termine parola non ammette una definizione unitaria ed esauriente, ...
Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Vocabolario
sospensióne
sospensione sospensióne s. f. [dal lat. suspensio -onis, der. di suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Il fatto di appendere, d’essere appeso: lampada a s., o anche semplicem. sospensione, lampada da appendere al soffitto...
puntino
puntino s. m. [dim. di punto2]. – 1. In genere, piccolo punto, minuscolo segno, o anche elemento, corpo puntiforme. a. In senso proprio: disegnare una linea, una serie di puntini; questo p. nero è il centro preciso del cerchio; aveva sulla...
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