PUNTO E VIRGOLA
Il punto e virgola indica uno stacco intermedio tra due ➔proposizioni di un periodo: più forte della semplice ➔virgola e meno forte del ➔punto.
Può separare tra di loro due o più proposizioni coordinate e per questo si rivela utile nei periodi lunghi e complessi
Il capo gli si intorbidò di stanchezza, di sonno; e rimise la decisione all’indomani mattina (A. Fogazzaro, Piccolo mondo moderno)
Si usa, inoltre, nelle enumerazioni e negli elenchi di elementi costituiti da parole accompagnate da un’apposizione
Le condizioni necessarie alla vita si possono stimare sulla base di alcuni dati: il numero di stelle presenti nella galassia; la frazione di stelle con sistemi planetari; il numero di pianeti adatti allo sviluppo della vita; le frazioni di pianeti in cui si sono sviluppate la vita, l’intelligenza e la civiltà; e il rapporto fra le durate della civiltà e del pianeta (P. Odifreddi, «La Repubblica»)
Il punto e virgola si usa, infine, al posto della virgola quando si vogliono evitare fraintendimenti o creare particolari effetti stilistici
Tuttavia dispiace, comunque, osservare che la vecchiaia venga trattata come una malattia incurabile; risolta attraverso l’esclusione e la morte. Ma dispiace di più vederla inghiottita dalle logiche dell’infinito presente; piegata al modello “giovanilista” e “consumista”, sublimato dalle logiche mediali (I. Diamanti, «La Repubblica»).