punto omoclino
Un punto (x∙0,x∙0) ∈ℝn×ℝn nello spazio delle fasi di un sistema dinamico con n gradi di libertà x∙=f(x) tale che la soluzione (orbita) passante per esso si avvicini asintoticamente per t→±∞ a un punto di equilibrio p. Un’orbita passante per un punto omoclino è a sua volta detta omoclina. In altri termini, indicando con Ws(p) e Wu(p) rispettivamente gli insiemi dei punti che si avvicinano a p quando t→+∞ e t→−∞, i punti omoclini sono per definizione gli elementi dell’insieme W0(p)=Ws(p)∩Wu(p). Si parla di punto eteroclino quando per t→+∞ e t→−∞ l’orbita tende a punti di equilibrio distinti. La nozione di punto omoclino è estremamente importante nello studio delle proprietà strutturali dei sistemi dinamici e può essere generalizzata in varie direzioni. Per es., essa ha evidentemente senso anche nel caso di sistemi a tempo discreto. Nel caso di sistemi hamiltoniani con n gradi di libertà
Si dice omoclino un punto (p0,q0)∈ℝn×ℝn nel dominio di definizione della funzione di Hamilton H=H(p,q) tale che la soluzione (traiettoria) passante per esso si avvicini asintoticamente per t→±∞ a un toro k-dimensionale Tk, con 0〈k〈n. Per es., un toro unidimensionale T1 si riduce a una soluzione periodica (traiettoria chiusa), mentre per k=2 otteniamo la familiare figura a forma di ciambella. L’individuazione di soluzioni omocline di un sistema hamiltoniano con hamiltoniana H=H(p,q) arbitraria è in generale estremamente difficile. Tuttavia, se è possibile scegliere coordinate canoniche (p′,q′) tali che H=H0(p′)+εH1(p′,q′) con ε>0 ‘piccolo’ e H1(p′,q′)=H1(p′,q′+2π), allora le soluzioni omocline possono essere espresse in termini di una serie di potenze in ε. Osserviamo che la semplice esistenza di soluzioni omocline (senza dunque l’indicazione esplicitata di una procedura per la loro costruzione) può essere provata sotto condizioni molto più generali.
→ Sistemi dinamici. Origini e sviluppo