PURUSA
. Vocabolo sanscrito, che significa "uomo" e "anima". Nel Ṛgveda (X, 81) esso designa il divino uomo primigenio, da cui deriva tutto ciò che fu, è e sarà. In tale concezione cosmica, in cui si riflette il primitivo parallelismo fra microcosmo e macrocosmo, Puruṣa diviene facilmente la personificazione dell'universo, e si confonde ora con questa ora con quella divinità in cui si esprime a volta a volta l'assoluto. Progredendo la speculazione, Puruṣa fu pensato come il principio assoluto che sta alla radice dell'universo: l'anima del cosmo, in correlazione con l'anima individuale. Il passaggio al significato di "anima" avvenne quindi naturalmente, e il vocabolo designò, come ātman, tanto l'anima universale quanto l'anima individuale, e i due termini finirono con l'essere quasi equivalenti. Nell'uso comune, puruṣa significa semplicemente "uomo", inteso come persona fisica e spirituale insieme, di cui l'ātman è il principio animatore.