putto
. L'aggettivo (v. PUTTA) compare in contesti figurati per definire un comportamento " di, da puttana ": in If XIII 65, in corrispondenza con il sostantivo meretrice (v.), nell'immagine dell'invidia, che non allontana dalle corti i suoi occhi putti, " idest vagos, invigilantes ad acquirendum avare alienum " (Benvenuto); con riferimento anche più evidente all'essere disposto a favorire qualunque persona per interesse, in Pg XI 114 la rabbia fiorentina, che superba / fu a quel tempo sì com'ora è putta, " idest lasciva, vana, avara, sicut meretrix " (Benvenuto).