putty-putty
Particolare classe di funzioni della produzione nelle quali è ipotizzata la piena flessibilità nella combinazione dei fattori produttivi, intesa come ‘perfetta’ sostituibilità tra capitale e lavoro, sia prima sia dopo che l’investimento abbia avuto luogo.
In questi modelli, un nuovo mix di fattori produttivi, che potrebbe risultare più conveniente a seguito di un mutamento dei loro costi relativi, è possibile non solo prima che una particolare tecnica produttiva sia stata prescelta, ma anche una volta che sia stato avviato l’investimento. Al pari del «mastice del vetraio» (ingl. putty), le combinazioni dei fattori produttivi sono rimodellabili a piacimento ogni volta che una diversa configurazione dei prezzi relativi renda effettivamente conveniente l’utilizzo di coefficienti di produzione differenti. Pertanto, all’opposto dei modelli putty-clay (➔), in quelli p.-p., la reversibilità ex post dell’investimento consente di adeguare costantemente lo stock effettivo di capitale ovvero il livello di capacità produttiva allo stock desiderato in funzione degli obiettivi di massimizzazione delle imprese (➔ anche clay-clay).