qaṣīda Componimento poetico arabo (dal verbo qaṣada «proporsi uno scopo») fiorito in epoca preislamica in ambiente beduino ed entrato poi nella letteratura araba, persiana e turca. La q. presenta un prologo (nasīb), in cui il poeta descrive l’accampamento e i momenti trascorsi con l’amata, ormai partita; a questo segue il raḥīl («partenza»), sul viaggio affrontato dal poeta per raggiungere la persona cui è dedicato il componimento; dal raḥīl si passa infine al tema centrale della q., che può essere costituito dal panegirico di una tribù, di un mecenate, oppure dalla satira contro i nemici. A partire dall’8° sec. la q., penetrata in ambiente urbano, accolse nei suoi schemi nuovi argomenti, dando vita a numerosi altri generi poetici. È stata talvolta imitata nelle letterature occidentali, specie nella tedesca (Ghasele), da F. Schlegel, A. von Platen, F. Rückert.