CU, QU O CQU?
L’alternativa tra cu e qu si pone solo quando la u è seguita da un’altra vocale e rappresenta solo un fatto grafico, visto che la pronuncia è in entrambi i casi esattamente la stessa.
• La grafia qu si usa quando già nell’etimo latino la u e la vocale successiva erano comprese nella stessa sillaba (la u era dunque una ➔semiconsonante)
quadro (latino quadrum), quasi (latino quasi), questione (latino quaestionem), quota (latino quotam)
e in pochi altri casi
questo, quello, dunque
• La grafia cu si usa quando già nell’etimo latino la vocale successiva faceva parte di una sillaba diversa
cospicuo, proficuo, promiscuo, vacuo, acuità
ma anche in alcuni casi nei quali la u semiconsonante era assente nell’etimo latino
cuoco (dal latino cocum), cuore (latino volgare *core), scuola (latino scholam)
• La grafia cqu è usata per indicare il grado intenso della consonante
acqua, nacque, piacque
con la sola eccezione di
soqquadro e biqquadro (peraltro più comune nella forma bequadro).