qualcunismo
s. m. (iron.) La pretesa di voler essere qualcuno.
• Risalgono a quegli anni parole nuove […] in -ismo, come quel qualcunismo (1993) poi scomparso, (Gian Luigi Beccaria, Stampa, 4 agosto 2007, Tuttolibri, p. 2) • Il cd [degli Zen Circus], arricchito da ospiti come Giorgio Canali ex Csi e Pgr, Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti e Brian Ritchie dei Violent Femmes (produsse il precedente Villa inferno), è una galleria di dieci ritratti di qualunquismo «o meglio, di qualcunismo, come direbbe Caparezza». (Fulvio Paloscia, Repubblica, 20 novembre 2009, Firenze, p. XIV) • Il lelemorismo è un impasto di «qualcunismo» (l’unica ideologia restata in piedi nel basso impero italico, e «ti farò diventare qualcuno» è il motto del nostro anti-eroe), di berlusconismo («Sono amico di Silvio e farei politica con lui»), di trash (Mario Ajello, Messaggero, 29 ottobre 2010, p. 2, Primo Piano).
- Derivato dal pron. indef. qualcuno con l’aggiunta del suffisso -ismo.
- Già attestato nella Repubblica del 26 settembre 1993, p. 40, Sport (Gianni Mura).