carburanti, qualita ambientale dei
carburanti, qualità ambientale dei. – Gestione delle caratteristiche dei carburanti finalizzata a minimizzare alcuni aspetti dell'impatto ambientale dei trasporti. Secondo l’IEA (Interantional energy agency), la domanda energetica per il settore trasporti/mobilità crescerà a livello mondiale a una media annua di circa il 2,9% fino al 2035. È diventata pertanto prioritaria la necessità di identificare strategie e misure tendenti a conciliare la crescita della domanda di mobilità con gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Per questi motivi, le autorità (nazionali e sovranazionali), le compagnie petrolifere e le case automobilistiche premono per rendere la mobilità a mezzo autoveicoli sempre più compatibile ambientalmente. Veicoli e carburanti, infatti, possono essere progettati e impiegati in modo tale da mitigare il loro impatto sull’ambiente (locale e globale). L’aumento inevitabile del prezzo dei carburanti e la necessità di ridurre, sotto la spinta delle nuove normative, le emissioni di gas serra (prevalentemente CO2) inducono le case automobilistiche a produrre autoveicoli a minore emissività e con motorizzazioni sempre più efficienti. Nelle maggiori aree mondiali, inoltre, le normative tendono a imporre specifiche sempre più stringenti sul contenuto di zolfo e di composti aromatici, che comportano l’adozione di nuovi processi per conseguire le qualità richieste. Europa occidentale, Stati Uniti e Giappone dispongono già di raffinerie ad alta capacità di desolforazione, mentre i sistemi di raffinazione di altre aree necessitano investimenti di adeguamento. Il mercato delle benzine è composto per circa il 65% da qualità a basso zolfo; per quanto riguarda i gasoli, la domanda mondiale è per circa il 60% composta da diesel a basso zolfo. La penetrazione di carburanti diversi da quelli disponibili dai processi di raffinazione dipende in prospettiva dalla normativa messa a punto per favorire l’uso di prodotti meno inquinanti. La definizione del carburante ottimale per i veicoli che usino sistemi di propulsione in grado di minimizzare o, nel lungo termine, annullare le emissioni (ibridi, elettrici, a batteria o con pile a combustibile), implica un impatto (anche significativo) sulla raffinazione e sulla distribuzione e richiede soluzioni e decisioni a livello politico, oltre che tecnico. La diffusione di sistemi di propulsione radicalmente innovativi non è comunque prevista prima del 2025, anche in relazione alle necessità di realizzare infrastrutture dedicate e rinnovare il parco dell’autotrazione.