qualunque
Non attestato nella Vita Nuova e appena 2 volte nelle Rime, 16 nel Convivio e 17 nella Commedia, q. - che, su 19 ricorrenze in poesia, 8 volte è in inizio di verso e 7 di fronte a trisillabo e bisillabo finale di verso -, tranne in Pd XXI 129 e XXVII 132 (v. 3.1.), introduce una proposizione relativa indefinita, il cui verbo non è all'indicativo ma al congiuntivo in Cv I VI 7, III X 5 e Pg XVI 119 (v. 2. e 3.).
2. In 20 ricorrenze su 35 complessive q. è pronome relativo indefinito, e significa o collettivamente " tutti coloro che ", o distributivamente " ognuno che ".
Coordinato con altri soggetti plurali è seguito da verbo al plurale, in Cv II VIII 9 Giudei, Saracini, Tartari, e qualunque altri vivono secondo alcuna ragione; altrove è sempre seguito da verbo al singolare: Rime LXXX 5 Tanto disdegna qualunque [" chiunque "] la mira; Cv I I 13, III X 5 qualunque dubitasse... miri in questa ragione; IV XXII 16 a qualunque va cercando beatitudine ne la vita attiva; XXVII 7 a qualunque appresso lei va; If III 111 batte col remo qualunque s'adagia; XI 43, e 66 qualunque trade [" tutti i traditori ", come collettività e come individui] in etterno è consunto; XXIII 120, XXV 24 affuoca qualunque s'intoppa; Pg XIV 133 Anciderammi qualunque m'apprende; XVI 119 può sicuramente indi passarsi / per qualunque [" da parte di tutti coloro che "] lasciasse... / di ragionar coi buoni; XXVII 100, XXXIII 58, Pd XVI 98, XXXI 75.
2.1. Q. significa " tutto ciò che ", in Rime LXVI 8 qualunque vuoi di me, quel vo' che sia, e, probabilmente, in Cv IV XVI 5 qualunque in sua natura si vede essere perfetta, ove alcuni editori integrano cosa dopo q. (v. 3.). Si riferisce, invece, a cosa precedentemente indicata, in Cv II XIII 20 li cieli mobili, da qualunque si comincia.
3. Con funzione di aggettivo relativo indefinito, q. forma sintagma con ‛ cosa ', in Cv I II 4. qualunque cosa è per sé da biasimare, è più laida che quella che è per accidente; IV XII 15; Pd V 61, XXVI 105 la voglia tua discerno meglio / che tu qualunque cosa t'è più certa; con ‛ ora ', in Cv I XI 4. qualunque ora [" tutte le volte che "] lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello... ch'a lui s'appoggia vegnano a mal fine; IV XVI 5; con ‛ uomo ' in Cv I VI 7 in qualunque uomo fosse tutto l'abito del latino, sarebbe l'abito di conoscenza distinto de lo volgare.
Altre attestazioni di q. come aggettivo, in Cv III V 11, VIII 6, XV 15 e IV XIII 9; Pd XXIII 97.
3.1. Soltanto in Pd XXI 129 prendendo il cibo da qualunque ostello, e XXVII 132 divora... / qualunque cibo per qualunque luna (unico caso di q. ripetuto nello stesso verso) q. ha funzione non di aggettivo relativo, ma distributivo-indefinito, con significato di " ogni ".