Quandunque leggo gli amorosi diri
. Incipit di un sonetto attribuito a D. da qualche editore; come tuttavia può ricavarsi dal codice Canoniciano di Oxford ital. 111, dove l'incipit stesso è preceduto dalla rubrica " Zini ", il componimento sarà verosimilmente da restituire a Giovanni (Zanin) Quirini, o a qualche suo corrispondente.
V. la voce CON PLU SOSPIRI AVANTI COSTEI VEGNO, e relativa bibliografia; in particolare: M. Barbi-V. Pernicone, Sulla corrispondenza poetica fra D. e Giovanni Quirini, in " Studi d. " XXV (1940) 119-120.