quandunque
Congiunzione temporale dell'uso antico, di cui si hanno tre esempi in D.: Quandunque i colli fanno più nera ombra, / sotto un bel verde la giovane donna / la fa sparer (Rime CI 37); Quandunque l'una d'este chiavi falla (Pg IX 121); quandunque nel suo giro ben s'adocchi (Pd XXVIII 15; si noti il congiuntivo).
I commentatori moderni della Commedia le attribuiscono il valore di " ogni volta che ", " ogni qual volta ", mentre gli antichi (nei quali si ritrova la variante quandunqua) la spiegano con " quando ": " Dice che quando l'effetto delle chiavi falla.., la porta del Purgatorio non s'avre " (Lana); " Quandunqua l'una d'este chiavi falla... cioè quando direttamente non si facesse l'esaminazione de' peccati " (Buti). Il primo o analogo valore è già dato dal commento del Daniello: " Quandunque, cioè ciascuna volta che (il medesimo nella seconda cantica...). Adunque ogni volta ben s'adocchi, ben si riguardi ".