QUANTITÀ
. Fonetica. - Durata di un suono, in particolar modo delle vocali, inquadrabile in un sistema di almeno due grandezze diverse e quindi suscettibile di dare origine al ritmo (v.).
Qualunque suono ha una durata, ma le consonanti, trattandosi di valori negativi, subordinano la durata ad altri caratteri; risultanti dal punto e dal grado dell'articolazione (v. allitterazione). In italiano ci sono molto spesso rapporti del tipo di fatto a fato, ma la differente durata dell'articolazione non si estende al di là di questi esempî singoli. Le vocali poi hanno infinite possibilità di durata, e l'italiano e i dialetti italiani ne dànno molti esempî: essi non sono però raggruppati in categorie percepibili al nostro orecchio, rimangono un dato puramente fonetico-fisiologico. Se proviamo ad aumentare artificialmente la durata di una vocale per distinguere parole latine come pĭlum "pelo" e pīlum "giavellotto", immediatamente associamo alla durata anche l'intensità dell'accento: la quantità per noi non è separabile dall'accento. Essa può dare pienamente il senso del ritmo solo nelle lingue dove l'accento (v.) si manifesta in modo da non contrastare il normale succedersi delle varie forme di quantità.
Varietà classiche della quantità sono la lunga - e la breve ⌣ Una iperlunga compare talvolta nell'antica versificazione vedica.