Scrittore (Pisino 1910 - Venezia 1965). Cominciò a pubblicare su Solaria. Sin dai primi racconti (I nostri simili, 1932), tema dominante della sua narrativa è l'iniziazione alla vita sessuale negli anni tra infanzia e adolescenza, tema che ha i suoi antecedenti nella letteratura triestina, ricca di motivi analitici e psicanalitici, ma che Q. G. riprende nei modi di un realismo aperto alle suggestioni liriche della memoria. Scrisse numerosi romanzi e racconti lunghi (La rosa rossa, 1937; Le trincee, 1942; Amor militare, 1945, dal 1964 col tit. L'amore di Lupo; L'onda dell'incrociatore, 1947; Il cavallo Tripoli, 1956; La calda vita, 1958; I giochi di Norma, 1964; Le redini bianche, post., 1967; La corsa di Falco, post., 1969), alcuni dei quali, appartenenti a un ideale "ciclo istriano", furono raccolti in Gli anni ciechi (post., 1971). Autore di versi (Racconto d'amore, 1965; Al sole e al vento, post., 1970), pubblicò anche un efficace e commosso diario dell'occupazione di Trieste da parte delle truppe di Tito (Primavera a Trieste, 1951), un libro di viaggio (Sotto il sole di Russia, 1963), un altro di rievocazioni e ricordi (Luce di Trieste, 1964) e un carteggio con Saba (Il vecchio e il giovane, 1965).