QUATREFAGES de BRÉAU, Jean-Louis-Armand de
Zoologo, antropologo, etnologo francese, nato a Berthezène presso Valleraugue (Gard) il 10 febbraio 1810, morto a Parigi il 13 gennaio 1892. A Strasburgo, non ancora ventenne, si addottorò in matematica. Nel 1832 si laureò in medicina e dopo un breve soggiorno di pratica nelle cliniche di Parigi, si diede, a Tolosa, alla pratica medico-chirurgica. Tuttavia assai presto egli veniva ripreso dalla inclinazione per le scienze naturali e dalla passione della ricerca pura. Fu uno dei suoi primissimi lavori di zoologia del 1835 che lo fece proporre come incaricato nell'università di Tolosa. Lascia quindi Tolosa per recarsi a Parigi, per seguire in ambiente più idoneo la sua vocazione. Ivi si laureò in scienze naturali nel 1840. Sono di questo tempo i suoi studî sugli invertebrati marini, le cui forme e la cui vita egli indagò attraverso difficoltà materiali in quel tempo notevoli.
Dal 1840 al 1855 pubblicò ben 84 memorie di argomento zoologico. Nel 1850 fu nominato professore nel liceo Henri IV e nel 1852 entrò a far parte dell'Académie des sciences. Solo la vacanza, nel 1855, di una cattedra di Storia naturale dell'uomo, tenuta da Serres al Muséum d'histoire naturelle gli permise di passare all'insegnamento superiore, determinando insieme un radicale cambiamento della sua attività scientifica.
Egli trovò al Muséum, per la nuova materia, mezzi di studio quasi nulli e ciò, unito all'influenza della sua attività precedente, lo spinse a volgersi alla trattazione delle questioni più generali e teoriche (sulla specie, la razza, l'unità di origine) che a ricerche concrete e particolari. Per le sue doti di parlatore e per la sua enorme erudizione, specie in materia di viaggi e d'esplorazioni, il suo corso di antropologia divenne presto celebre, e, per l'ampiezza della trattazione, può dirsi rimasto insuperato. L'essenziale di queste lezioni egli riproduceva in articoli sulla Revue des deux Mondes, e poi in libri che si diffusero in tutto il mondo intellettuale del tempo. La sua opera nell'antropologia può dirsi sia consistita nella sistemazione del materiale di fatto acquisito sino al suo tempo, dal punto di vista d'uno zoologo esperimentato e rigoroso. La sua opera antropologica ebbe perciò carattere e funzione diversa da quella zoologica; mentre come zoologo fu soprattutto un ricercatore di fatti, come antropologo fu soprattutto un ordinatore e un critico. L'opera a contenuto più analitico e di fatti, che va sotto il suo nome e sotto quello di T. Hamy, Crania ethnica è, per riconoscimento di lui stesso, dovuta alla penna del suo collaboratore. Tutto ciò nulla toglie alla sua benemerenza come antropologo ed etnologo (v. antropologia). Fu presidente nel 1873 dell'Académie des sciences, fondatore con altri dell'Association française pour l'avancement des sciences, più volte vicepresidente della Société de géographie e presidente nel 1890.
Di A. de Q., come zoologo, scrisse E. Perrier e di lui, come antropologo, T. Hamy, in due articoli che precedono l'opera di A. De Q., Les émules de Darwin (Parigi 1894).