quatto
" Chinato e raccolto " per non farsi scorgere. S'incontra in un solo luogo della Commedia: O tu che siedi / tra li scheggion del ponte quatto quatto (If XXI 89; v. ACQUATTARE). Commenta l'Andreoli: " Quatto non significa propriamente nascoso, ma chinato e come spianato a terra ".
Dal punto di vista stilistico la ripetizione della parola mette in rilievo il timore di D., il suo sforzo di star immobile tra gli scheggioni per non rivelare in alcun modo la sua presenza ai diavoli, e conferisce una certa aria divertita alla scena, ben intonata del resto al carattere ora grottesco ora più distesamente comico dell'intero episodio.