QUEDLINBURG (A. T., 53-54-55)
Città della Germania, posta in zona collinosa presso le pendici nord-orientali del Harz, sul fiume Bode (affluente della Saale), 15 m. s. m., 50 km. SO di Magdeburgo. Posta a guardia d'uno dei più importanti accessi all'Unterharz, Quedlinburg si è sviluppata dapprima verso la bassura del Bode (Altstadt e Westendorf), cui s'aggiunse più tardi (sec. XII) a occidente la città nuova (Neustadt), in modo da far acquistare all'abitato una posizione di pendio. Su un'alta rupe di arenaria neocomiana si trova il castello, sede un tempo d'un convento di monache. La principale industria di Quedlinburg è quella dei fiori e degli erbaggi, per i quali fa concorrenza a Erlangen. Gli abitanti, nel 1933, erano 28.239.
Monumenti. - La collegiata - S. Servazio - dominante sul colle del castello, consacrata nel 1129, è a forma basilicale, a tetto, con alternanza di pilastri e di colonne che hanno capitelli cubici riccamente scolpiti. Notevoli, nella cripta (sec. XI), dieci pietre tombali in stucco con figure di badesse (secoli XIi-XIII). Il tesoro, detto lo "Zitter" possiede, tra l'altro, due bellissimi reliquiarî, con decorazioni in avorio degli imperatori Enrico I e Ottone I, e un tappeto, unico del genere, rappresentante le nozze di Mercurio e della Filologia (secolo XII). Il castello risale, nel suo aspetto attuale, ai secoli XVI e XVII. Sulla cripta di San Wiperto, fondata nel sec. IX come cappella palatina, fu edificata nel 1148 una chiesa a pianta basilicale e pilastri, coperta d'un tetto piano. Tra gli edifici profani sono molte case di legno e muratura dei secoli XVII-XVIII, di bella architettura. Le fortificazioni cittadine del secolo XIV sono bene conservate.
Storia. - La città assunse importanza sotto il regno di re Enrico I, che aveva possedimenti nel suo territorio e vi fondò un monastero di canonichesse (passato poi alle benedettine). Nel periodo sassone e salico il monastero ebbe generalmente come badesse principesse della casa reale, alcune delle quali ebbero una parte importante nella storia dell'impero. La città si sviluppò sotto la protezione del monastero e cercò invano nel sec. XV di rendersene indipendente. La badessa, annoverata già nel Medioevo tra le principesse dell'impero, aderì nel 1539 al protestantesimo. La podesteria del monastero, già tenuta dal sec. XII in poi da diversi rami della casa degli Ascanî, fu acquistata nel 1697 dall'elettore Federico III di Brandeburgo. Essa venne in possesso della Prussia nel 1803; passata durante l'era napoleonica al regno di Vestfalia (1807-1814), tornò alla Prussia con il trattato di Vienna (1815).
Bibl.: A. U. ab Erath, Codex diplomaticus Quedlinburgensis, Francoforte 1764; K. Janicke, Urkundenbuch der Stadt Quedlinburg, voll. 2, Halle 1873-82; A. Höbbel, Die Entwicklung der Stadt Quedlinburg bis zum XIV. Jahrhundert, ivi 1910; H. Lorenz e S. Kleemann, Quedlinburgische Geschichte, voll. 2, Quedlinburg 1922; A. Brinkmann, Die Bau- u. Kunstndekmäler der Stadt Quedlinburg, Quedlingubrg 1927; P. J. Mejer, Die Kirchen in Q., Burg 1932.