QUELLINUS (Quellin, Quellien), Artus, detto il Vecchio
Scultore, nato nel 1609 ad Anversa, dove morì il 23 agosto 1668. Allievo del padre, Erasme, e, più tardi, a Roma, dello scultore belga F. Duquesnoy, era maestro libero della gilda di S. Luca ad Anversa nel 1643-44. Fece numerosi viaggi in Francia, Olanda, Svezia e fu il più perfetto rappresentante dell'arte barocca nel Belgio. Fu non solo statuario, ma ornatista e soprattutto decoratore esuberante. Sicuro di sé, calmo o appassionato, si abbandona alla sua ispirazione come il Rubens o il Duquesnoy che egli ammirava; ma conserva tuttavia, sotto la foga del temperamento fiammingo, il ricordo della disciplina dei classici studiati in Italia. A Bruxelles, ad Anversa, a Bruges, a Lierre, a Copenaghen, a L'Aia, ad Amsterdam, a Dordrecht, a Leningrado, a Berlino, ecc., esistono numerosi monumenti suoi: statue, ritratti, altari, cornici di porte, tombe, stalli di coro, confessionali, cattedre, ecc. Soprattutto ammirevoli sono i suoi nudi, ma i ritratti riescono freddi. Vi è in lui forza congiunta a nobiltà, la sua costruzione è solida e, nello stesso tempo, di aspetto molto decorativo.
Degli altri Q. il più importante è Artus Q. il Giovane (1625-1700), cugino del precedente e suo allievo. Sono spesso confusi, ma a torto: il giovane è meno personale e tende allo stile Rocaille.
Bibl.: J. Gabriels, Artus Quellien de Oude, Anversa 1930 (con ampia bib.); M. Laurent, in Bull. des musées royaux d'art et d'histoire, 1931, pp. 124, 126; M. Deigne, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII.