quietismo
Complesso di dottrine cristiane diffusesi nel 17° sec. che sostenevano la necessità della «preghiera di quiete», cioè un atteggiamento di abbandono contemplativo del fedele di fronte a Dio, annullando qualsiasi attività. Il q., contrastato dalle autorità ecclesiastiche, anche perché portava a negare l’efficacia delle pratiche e dei riti tradizionali, ebbe come massimo esponente il teologo spagnolo M. de Molinos (1628-1696). In Italia ne fu esponente il cardinale Pier Matteo Petrucci, uomo assai vicino a papa Innocenzo XI (che condannò con una bolla il q., dopo essere stato sospettato d’esservi favorevole), che fu sottoposto a processo inquisitorio (1687); in Francia madame J.-M. Guyon e F. Fénelon, la cui Explication des maximes des saints fu condannata da Innocenzo XII (1699).