QUIETO (Titus Fulvius Iunius Quietus)
Imperatore romano, eletto dal padre insieme al fratello maggiore Macriano (261). Fu lasciato in Oriente quando i suoi parenti si recarono nell'Illirico. Vinti il padre e il fratello, fu assediato in Emesa da Odenato e quivi ucciso (262).
Le sue emissioni, come quelle del fratello, sono tutte di zecche orientali: il ritratto lo rappresenta giovinetto come il fratello, ed è piuttosto di maniera nella sua morbida levigatezza classicheggiante: a differenza di Macriano ha capelli lisci e naso un po' più lungo.
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., VI, p. 6 s.; A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 116; H. Mattingly-E.-A. Sydenham, Roman Imp. Coinage, V, 2, Londra 1933, p. 382 s.; Brit. Mus. Cat., Pontus, pp. 178; R. Delbück, Münzbildnisse von Maximinus bis Carinus, Berlino 1940, pp. 126-127, tav. 18, B 2 (con bibl. prec.); B. M. Felletti Maj, Iconografia romana imperiale da Severo Alessandro a M. Aurelio Carino, Roma 1958, p. 249, tav. XLVII.