quindici
Nel Convivio il numerale ricorre due volte in contesti di carattere astronomico: la revoluzione del cielo Stellato si compie quasi in ventiquattro ore, [cioè in ventitré ore] e quattordici parti de le quindici d'un'altra (II III 5); faccendo del dì e de la notte ventiquattr'ore, tal volta ha lo die le quindici ore, e la notte le nove (III VI 3): si tratta delle ore equali, la cui distribuzione fra il dì e la notte varia con il variare delle stagioni.
Nel cielo del Sole, quindici sono le stelle tra le più luminose che il lettore deve, nella sua fantasia, accostare a quelle dell'Orsa maggiore (sette) e alle due più splendenti dell'Orsa minore, per raggiungere il numero di 24: tanti sono i beati che, disposti in due corone concentriche, girano intorno a D. e a Beatrice (Pd XIII 4).